C’è una costante che caratterizza le quote offerte agli scommettitori da Better, divisione per il gioco on-line e le scommesse sportive del gruppo Lottomatica: esse sono sempre, immancabilmente, più elevate rispetto a quelle proposte dagli altri allibratori. Non fa eccezione il caso del ciclismo, più nello specifico il caso del Tour de France 2009. La “griglia di partenza”, poi, resta sostanzialmente uguale a quella proposta dalla concorrenza: difficile che i favori del pronostico si spostino da un nome ad un altro, tanto più in uno sport – quello del pedale – che vive di schemi abbastanza consolidati, almeno in questi ultimi anni.
Ecco allora che Better conferma la scelta (che è anche di bwin) di fare di Contador il primo favorito: lo spagnolo ha concentrato al preparazione su questo Tour, ha la squadra più forte e ci sembra il più completo tra i partenti. La differenza la fanno le quote: 2 per bwin, 2,15 per Better. Se credete nel talento dell’Astana, è bene scommetterci qui. Se invece appartenete a quel partito che vuole che il progressivo livellamento della qualità emerso negli ultimi anni, per intenderci quello stesso che ha consentito ad Armstrong di tornare alle gare e non sfigurare nonostante tre anni di attività, fermatevi sempre su Better e scegliete il nome di uno tra i numerosi outsiders.
Fabian Cancellara, ad esempio: è in condizione strepitosa, il più forte del mondo a cronometro (e ci sono 55km contro il tempo), fresco vincitore di una corsa a tappe tutt’altro che semplice come è il Giro di Svizzera. Le salite non sono temibili, potrebbe farcela a stare con i migliori. Paga 200 volte la posta. Oppure il campione del Giro d’Italia del Centenario Denis Menchov: grande stratega, forte a cronometro ed in salita, “vale” 13. Improbabile Leipheimer (30), deve sperare che Armstrong e Contador incrocino lo stesso gatto nero per divenire capitano Astana, mentre il buon Nibali, 24 anni e la voglia di entrare nei 10, potrebbe anche giocare uno scherzo alla comitiva se confermerà la condizione straripante del Giro dell’Appennino. Un suo successo varrebbe 100.