Il calendario del grande ciclismo internazionale termina sabato 17 ottobre con la “Classica delle foglie morte”: il Giro di Lombardia. Si parte da Varese, si costeggia con ostinazione il Lario e si arriva sul lungolago di Como. Una corsa esplosiva. Pronti via e si va subito a provare il finale con il colle di San Fermo della Battaglia e la picchiata su Como: servirà avere buona memoria, ci si tornerà più di 200km di pedalate più avanti. Nel mezzo, un’altimetria non proibitiva ma sicuramente da acido lattico: Intelvi, Colle di Balisio, la Madonna del Ghisallo (sede del santuario e del museo di ciclismo più famosi d’Italia) dal versante più duro. Una corsa per chi sarà più bravo degli altri a non distrarsi.
Damiano Cunego
Mondiali Ciclismo 2009 – Mendrisio, 27 settembre: Cancellara favorito, Cunego e Schleck a ruota
Fabian Cancellara contro tutti. Si attende con questa premessa, che è la convinzione dei più, il prossimo Mondiale di ciclismo in programma sulle strade di Mendrisio, Canton Ticino.
Lo svizzero, già campione nazionale e grande protagonista delle cronometro – nelle quali ha sicuramente una marcia in più rispetto agli altri – è atteso ad una prova maiuscola.
Secondo i bookmakers, Cancellara non ha grandi rivali e, anche gli altri campioni, gli stanno tutti alle spalle. Per la sua vittoria, una quota che vale 7 volte la posta giocata. Le caratteristiche del circuito, non particolarmente complicato nè in grado di impensierire per le alture – parliamo di 262 chilometri complessivi da coprire con 18 giri di una pista che misura 18,3 chilometri – lasciano pensare che la classe e la voglia di fare bene sul circuito amico possano bastare al campione elvetico per avere la meglio e imporsi sugli avversari.
Giro d’Italia 20^ tappa: Di Luca paga 4, la fuga-bidone solo 2,25
Anche oggi 184km più i 20 dell’anello finale. Che si sommano ai – più di – 3mila già percorsi sin qui: questo Giro d’Italia, incertissimo fino alla fine, sembra davvero non finire mai. In un quadro di equilibrio come quello che si è venuto delineando, anche una tappa inizialmente classificata come “pianura, per velocisti” rischia di trasformarsi in frazione foriera di imboscate ai danni della maglia rosa di Denis Menchov, abilissima a tenere le ruote del principale rivale Danilo Di Luca sul Vesuvio – ieri – ma forse meno adatta al finale per scattisti di questa Napoli-Anagni, una tappa che già si candida a rivestire il ruolo di “trappolone”.