Ciclismo, Giro di Lombardia: Kolobnev o Vinokourov la dritta giusta

alexander-kolobnevIl calendario del grande ciclismo internazionale termina sabato 17 ottobre con la “Classica delle foglie morte”: il Giro di Lombardia. Si parte da Varese, si costeggia con ostinazione il Lario e si arriva sul lungolago di Como. Una corsa esplosiva. Pronti via e si va subito a provare il finale con il colle di San Fermo della Battaglia e la picchiata su Como: servirà avere buona memoria, ci si tornerà più di 200km di pedalate più avanti. Nel mezzo, un’altimetria non proibitiva ma sicuramente da acido lattico: Intelvi, Colle di Balisio, la Madonna del Ghisallo (sede del santuario e del museo di ciclismo più famosi d’Italia) dal versante più duro. Una corsa per chi sarà più bravo degli altri a non distrarsi.

Mondiali Ciclismo 2009 – Mendrisio, 27 settembre: Cancellara favorito, Cunego e Schleck a ruota

cancellaraFabian Cancellara contro tutti. Si attende con questa premessa, che è la convinzione dei più, il prossimo Mondiale di ciclismo in programma sulle strade di Mendrisio, Canton Ticino.

Lo svizzero, già campione nazionale e grande protagonista delle cronometro – nelle quali ha sicuramente una marcia in più rispetto agli altri – è atteso ad una prova maiuscola.

Secondo i bookmakers, Cancellara non ha grandi rivali e, anche gli altri campioni, gli stanno tutti alle spalle. Per la sua vittoria, una quota che vale 7 volte la posta giocata. Le caratteristiche del circuito, non particolarmente complicato nè in grado di impensierire per le alture – parliamo di 262 chilometri complessivi da coprire con 18 giri di una pista che misura 18,3 chilometri – lasciano pensare che la classe e la voglia di fare bene sul circuito amico possano bastare al campione elvetico per avere la meglio e imporsi sugli avversari.

Tour 2009: Besançon chiama Cavendish. O la fuga

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Come sarebbe bello se i francesi, per smentire la loro nomea di popolo spocchioso, ammettessero di aver commesso un errore e per questo chiedessero scusa. Un errore, sì. Tale è stato non tanto lo “spianare” il percorso, mai così parco di insidie come è quest’anno, quanto piuttosto il piazzare una frazione come questa 14esima Colmar-Besançon in calendario di sabato, “menefregandosene” del fatto che l’audience televisiva si concentri proprio nel week-end, e forse desiderasse assistere a qualche lotta in salita piuttosto che ad una gigantesca celebrazione della grandeure francese e delle bellezze turistiche transalpine. Già, perché Besançon è iscritta nell’elenco delle città Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Uno “spottone”, più che una frazione dagli importanti contenuti tecnico-tattici.

Tour 2009, Limoges-Issoudun: è il giorno di Ballan, e paga 30

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Un biglietto aereo, sola andata, per Limoges. Una sveglia un po’ più tarda, una colazione meno abbondante ed un pranzo meno frugale. Un pomeriggio per i massaggi, questa volta più accurati, una breve pedalata a ritmo blando nei dintorni della cittadina ospitante tanto perché nel motore l’olio non lasci spazio alla ruggine, un punto ed un a capo: da domani la storia cambia. Questo e molto altro è stato il giorno di riposo per i ciclisti impegnati nella 96esima edizione del Tour de France. Si riparte oggi, martedì 14 luglio, giornata di festa nazionale per i francesi. Cavendish vuole sprintare per riprendersi la maglia verde, gli italiani sognano di rovinare la festa. Chi vincerà sul traguardo di Issoudun?

Tour 2009, 6° tappa Girona-Barcellona: vince Freire, scommettiamo?

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Con la sua sesta frazione il Tour de France sconfina in Spagna: si parte da Girona, città di adozione di Lance Armstrong all’epoca dei sette Tour vinti consecutivamente, e si arriva a Barcellona, capitale della regione catalana oltreché città di sport (qui si corre un GP di motociclismo, qui giocano i campioni d’Europa del calcio), per la seconda volta nella storia. Il percorso è vallonato, presenta ben 5 Gran Premi della Montagna di difficoltà non eccelsa, ma comunque sufficienti a sparigliare le carte in gruppo. Quanto però le squadre dei velocisti dovranno temere è il finale, con l’asperità dell’ascesa alla collina olimpica del Montjuic prima della linea del traguardo. Favoriti i velocisti atipici ed i finisseur.