Parigi saluta la conclusione di quello che è stato, senza timore di smentita, uno dei Tour più brutti degli ultimi anni. Neanche quando Armstrong vinceva, anzi dominava, i suoi 7 giri consecutivi, ci si era annoiati tanto. 3.500km di corsa che è stata vera solo sulle rampe di Verbier, dove Alberto Contador ha costruito la parte più consistente di quel vantaggio che gli è bastato per arrivare in giallo sui Campi Elisi. Per il resto sono state fughe di sconosciuti, volate (6, e Cavedish ne ha vinte cinque) e piccole scaramucce, nulla più. Davvero poco per quella che si considera la corsa più importante del mondo.
Mark Cavendish
Tour 2009: Besançon chiama Cavendish. O la fuga
Come sarebbe bello se i francesi, per smentire la loro nomea di popolo spocchioso, ammettessero di aver commesso un errore e per questo chiedessero scusa. Un errore, sì. Tale è stato non tanto lo “spianare” il percorso, mai così parco di insidie come è quest’anno, quanto piuttosto il piazzare una frazione come questa 14esima Colmar-Besançon in calendario di sabato, “menefregandosene” del fatto che l’audience televisiva si concentri proprio nel week-end, e forse desiderasse assistere a qualche lotta in salita piuttosto che ad una gigantesca celebrazione della grandeure francese e delle bellezze turistiche transalpine. Già, perché Besançon è iscritta nell’elenco delle città Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Uno “spottone”, più che una frazione dagli importanti contenuti tecnico-tattici.
Tour 2009, Tonnerre-Vittel: i bookmakers dicono fuga. O Cavendish
Di solito, nei ristoranti più raffinati, la qualità del servizio si riconosce mediante la conta delle portate. Un ristoratore che inserisce nel proprio menù principe un solo primo piatto risulta essere molto meno raffinato rispetto ad un altro che vi propone un “tris”, di primi. Non così nel ciclismo, dove la serialità annoia, ma i disegnatori del Tour de France 2009 non crediamo se ne stiano preoccupando molto. Sta il fatto che dopo due frazioni vallonate, buone per la fuga ma dominate da Cavendish in volata, il menù prevede anche per oggi una tappa molto simile. Forse un po’ più dura, con i suoi 6 Gran Premi della Montagna (5 di quarta categoria, la più agevole), ma simile.
Tour 2009, 11ma frazione: fiducia in Ballan, ma è l’ultima volta
Ieri è stata farsa, oggi vorremmo fosse corsa. 196,5km a passo di funerale laico per protestare contro il divieto di utilizzare radioline in corsa sono stati uno schiaffo al pubblico prima ancora che all’idea – più o meno condivisibile – degli organizzatori. Il gruppo ha deciso che è meglio abdicare, che è meglio lasciare ad un altro (il d.s. di ciascuno, nello specifico) la scelta di accendere o spegnere l’interruttore della fantasia. Inutile aggiungere che continuiamo a preferire il ruspante ciclismo di una volta. Comunque oggi sarà, o almeno dovrebbe essere, di nuovo corsa vera. Con gli attaccanti, rimasti a bocca asciutta sin qui, chiamati ad inventarsi qualcosa per risultare finalmente sul tabellino dei protagonisti.
Tour 2009, Limoges-Issoudun: è il giorno di Ballan, e paga 30
Un biglietto aereo, sola andata, per Limoges. Una sveglia un po’ più tarda, una colazione meno abbondante ed un pranzo meno frugale. Un pomeriggio per i massaggi, questa volta più accurati, una breve pedalata a ritmo blando nei dintorni della cittadina ospitante tanto perché nel motore l’olio non lasci spazio alla ruggine, un punto ed un a capo: da domani la storia cambia. Questo e molto altro è stato il giorno di riposo per i ciclisti impegnati nella 96esima edizione del Tour de France. Si riparte oggi, martedì 14 luglio, giornata di festa nazionale per i francesi. Cavendish vuole sprintare per riprendersi la maglia verde, gli italiani sognano di rovinare la festa. Chi vincerà sul traguardo di Issoudun?
Tour 2009: aggiornamento sulle scommesse per maglia gialla, maglia verde e maglia a pois
Oggi il 96esimo Tour de France osserva il primo dei suoi – due – giorni di riposo. Non così gli allibratori, che – seppure in tono minore – continuano raccogliere puntate relativamente a quali saranno i nomi dei vincitori delle quattro, ambite, maglie in palio. In realtà l’unico sito di scommesse on-line ad aver mantenuto in essere la quadruplice scommessa è Better, che anche oggi pubblica le proprie quote approfittando dello stop alle competizioni. Cominciamo con l’analisi del “borsino” per la lotta alla maglia gialla. Il duello sembra ristretto a due nomi: Alberto Contador, quota 1,40, e Lance Armstrong, staccato 2” e quotato 5.
Tour 2009: Perpignan è per Cavendish (che paga 1,50)
C’è stato già troppo movimento fin qui, è giunta l’ora per la più classica delle frazioni di trasferimento. Generalmente il Tour si è imposto un canovaccio ben preciso: prima settimana riservata alle ruote veloci, quindi un assaggio di Pirenei e la chiusura sulle Alpi, oppure in ordine opposto a seconda delle stagioni. Bene, oggi gli sprinter avranno quello che si suole chiamare “pane per i loro denti” lungo il piatto tracciato che porterà il gruppo da Le Cap d’Agde a Perpignan, città di adozione di Salvador Dalì. Sempre che il vento, come ha fatto tra lunedì e martedì, non ci metta lo zampino…
Tour 2009, 3° tappa: La Grande Motte aspetta Cavendish, Hushovd e Freire a ruota, Napolitano per l’exploit
Se la seconda tappa (quella di domenica) del Tour de France 2009 si presentava vallonata, foriera di imboscate, propizia per qualche fuga da lontano e quindi non necessariamente adatta ai velocisti, ed ha vinto Cavendish, ed ha vinto di una dozzina di metri su quel Farrar che è sembrato essere il suo unico possibile rivale, chissà che il “folletto dell’isola di Man” non stia già pensando all’esultanza da esibire sul traguardo de La Grande-Motte, sede d’arrivo della terza frazione della Grande Boucle in programma per lunedì 6 luglio. E dire che di velocisti, Alessandro Petacchi a parte, ce n’è tanti e ce n’è di molto forti, ma Mark Cavendish (già soprannominato da qualcuno il “Cipollini del Duemila”) è – decisamente – il migliore tra tutti.
Tour de France, pronostico 2^ tappa: Monaco-Brignoles a un illustre sconosciuto
Quote dei bookmakers
Nicholas Roche 66.00
Thomas Voeckler 75.00
Mark Cavendish 1.90
Mark Renshaw 75.00
Jussi Veikkanen 75.00
Julian Dean 75.00
Filippo Pozzato 30.00
Tyler Farrar 22.00
Tom Boonen 16.00
Oscar Freire 8.00
Fabian Cancellara 30.00
Altro ciclista non in lista 4.00
I 187km che separano Monaco (Principato di) dall’inedita Brignoles sono tutto tranne che tranquilli. Quattro GPM, il primo di terza (La Turbie, dopo 8,5km) come rampa di lancio ideale per una fuga da lontano quindi 3 di quarta categoria, tanto per spezzare il ritmo agli inseguitori. Potrebbe già essere l’ora “x” per la classica fuga-bidone di un gruppetto di gregari, uomini che hanno già ben presente di non poter lottare per il successo finale ma pronti a giocarsi la seconda maglia gialla della 96esima Boucle.
È per questo che vi consigliamo di tenere d’occhio la quota riservata dagli allibratori all’eventualità che vinca un illustre sconosciuto, quell’ “Un altro non in questa lista” che ci si chiede sempre chi possa essere. Vero è anche che, tradizionalmente, le prime frazioni del Tour de France sono abbastanza “bloccate”: squadre dei velocisti ancora belle fresche davanti a scandire il ritmo ed eventuali temerari portati a desistere dall’intenzione di mettere fuori il naso, visto che saranno con ogni probabilità ripresi.