Ufficiale, anche se le strategie di mercato sono in tale evoluzione che dietro ogni mossa potrebbe nascondersi qualcosa di più. Intanto, dopo tre anni dal suo ingresso in Italia, Sportingbet Plc ha avviato la cessione della propria filiale italiana ai partner locali. La decisione è avvenuta in seguito alla presa d’atto della mancata realizzazione delle condizioni per le quali la società aveva deciso di investire sul mercato italiano.
Nel maggio del 2006, Sportingbet era entrata nel mercato delle scommesse italiane acquisendo in joint venture il 50% dell’operatore locale Puntobet. Nelle attese del gruppo la liberalizzazione del mercato dei giochi avviata dai Monopoli di Stato avrebbero dovuto permettere l’attenuazione delle restrizioni al pay-out (10 mila euro) e al mercato telematico delle scommesse: circostanze mai realizzate fino in fondo dal governo italiano, che ha preferito puntare sull’apertura di 13.500 nuovi punti di gioco terrestri piuttosto che avviare la deregolamentazione dell’online.