Torino, PalaOlimpico Isozaki: prossima tappa del Blasco per l’Europe Indoor Tour. Le date: martedì 6, mercoledì 7, domenica 11, sabato 12, venerdì 16, sabato 17, martedì 21 e mercoledì 22 aprile. 8 appuntamenti per rivivere la carriera di un grandissimo. La storia della musica italiana, fosse un vestito, sarebbe tenuta assieme dall’ago e filo di certe canzoni del rocker di Zocca che hanno segnato più di un epoca. Albachiara e Sally, Siamo solo noi e Un senso passando per Colpa d’Alfredo e Incredibile Romantica. Le altre 200 meriterebbero una citazione specifica. Ma lo spazio è succinto. Io, Vasco in concerto, l’ho già visto. Una, dieci, decine di volte. Ma è come – ogni santissimo appuntamento – come se fosse il primo. Di rimando, ognuno è come se fosse l’unico.
RITUALI E SENSAZIONI. Nel rituale capitato a me e alle altre centinaia di migliaia di appassionati – ovvero, sveglia all’alba di sei mesi prima della data prefissata per evitare la coda (o almeno assicurarsi i primi posti) e accaparrarmi un biglietto (che no nè mai uno perchè lo devi prendere agli amici e agli amici degli amici); ricerca forsennata su internet, dal minuto successivo a che hai lasciato la biglietteria di ticketone, per avere qualche ragguaglio sulla scaletta; ripasso di tutte le canzoni (anche quelle più datate e meno note) perchè tanto, Vasco, qualche recupero nella memoria storica lo fa sempre; compilazione delle 30 canzoni che vorrei sentire (alla fine, ne escono fuori sempre una sessantina, ma di più, a tagliare, proprio non ce la fai); canonico giorno di ferie per partire con comodo, assaporare ogni minuto – accade sempre di scommettere. Due, tre euro; non di più. Tra noi. I soliti quattro o cinque. Su che? Non sulla scaletta. Certo. Quella diventa nota in maniera ufficiale con la data Zero. Noi ci scommettiamo la sorpresa. La variante. La differenza rispetto al copione. Lo faccio anche stavolta. Mi gioco ‘sta sorpresa. Li chiamo a uno a uno – i quattro, cinque – e glielo comunico.