Tour 2009: Cavendish, Parigi per la consacrazione

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Parigi saluta la conclusione di quello che è stato, senza timore di smentita, uno dei Tour più brutti degli ultimi anni. Neanche quando Armstrong vinceva, anzi dominava, i suoi 7 giri consecutivi, ci si era annoiati tanto. 3.500km di corsa che è stata vera solo sulle rampe di Verbier, dove Alberto Contador ha costruito la parte più consistente di quel vantaggio che gli è bastato per arrivare in giallo sui Campi Elisi. Per il resto sono state fughe di sconosciuti, volate (6, e Cavedish ne ha vinte cinque) e piccole scaramucce, nulla più. Davvero poco per quella che si considera la corsa più importante del mondo.

Tour 2009: finalmente il Mont Ventoux. Contador Andy Schleck o Armstrong?

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“Giornata nera”. Oppure “Vediamo cosa dirà la gamba: la testa vuole vincere, potrebbe non bastare”. Ma anche: “Sarà guerra”. Firmato (solo quest’ultimo commento) Lance Armstrong. Già, ci viene da dar ragione al vecchio ed esperto “Cowboy”: sarà guerra, senza esclusione di colpi, sulle tremende rampe che porteranno il Tour de France al suo epilogo, che in questa 96esima edizione ha il nome e la terribile sagoma del Mont Ventoux. E’ l’ultima salita di una corsa che si scioglierà domani nell’applauso e nel bagno di folla collettivo di Parigi. E’ l’unica salita vera di un Tour de France cha ha regalato molti sbadigli sin qui. Ma oggi scatenerà l’inferno.

Tour 2009: Le Grand Bornand, duello Contador-Andy Schleck

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Quella che andrà in scena questo pomeriggio sarà, senza timore di smentita, la frazione più dura dell’intero Tour de France. Ancora da stabilire, invece, se essa potrà rivelarsi decisiva ai fini della classifica: domani sarà cronometro, chi non va d’accordo con questa specialità verosimilmente pagherà dazio nei 40km del perimetro del lago di Annecy; sabato il Mont Ventoux, senza appello: chi vestirà di giallo al termine della frazione sarà anche colui il quale avrà l’onore di sfilare da vincitore lungo i boulevard parigini. Ma oggi c’è spazio per chi volesse tentare di far saltare la corsa, scompaginare le carte, rivoluzionare la classifica. Insomma, c’è spazio per Andy Schleck.

Tour 2009: Bourg Saint Maurice per la fuga, Pellizotti paga 12

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La Valle d’Aosta è pronta d accogliere, cinquant’anni dopo, il Tour de France. Accadde nel 1959, e per celebrare lo storico evento gli organizzatori della Grande Boucle hanno pensato (bene, a nostro modesto giudizio) di riproporre l’attraversamento della Vallée in questa 16esima frazione, da Martigny a Bourg Saint Maurice. Si parte dalla Svizzera, dunque, terra di conquista – della maglia gialla – per Alberto Contador, per ritornare in Francia, attraverso l’Italia. E’ questa l’ultima frazione “straniera”, di qui in avanti il Tour resterà “de France”, per la gioia dei milioni di appassionati transalpini. Si riparte dopo un salutare riposo con l’impressione che il bello debba ancora arrivare, a cominciare – magari – proprio da oggi.

Tour 2009: Contador maglia gialla a Parigi? Schleck, Armstrong e Wiggins pronti allo scherzetto

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Secondo giorno di riposo, poi i fuochi d’artificio. Il Tour de France ha raggiunto ieri le Alpi, teatro delle battaglie che nell’ultima settimana di corsa decideranno le sorti del confronto e sanciranno quindi quale sarà il nome che gli organizzatori della corsa dovranno far incidere nel palmarès accanto alla dicitura 2009, 96éme edition. La Grande Boucle è stata fino a qui un gigante dormiente, il che è stato buono per i partecipanti (si fatica, sì, ma avrebbe anche potuto andare peggio) ed un po’ meno per gli appassionati, spesso costretti ad assistere a corse bloccate e prive di fantasia. Tant’è, da martedì non ci si potrà più nascondere: la lotta per la maglia gialla resta più aperta che mai.

Tour 2009: Besançon chiama Cavendish. O la fuga

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Come sarebbe bello se i francesi, per smentire la loro nomea di popolo spocchioso, ammettessero di aver commesso un errore e per questo chiedessero scusa. Un errore, sì. Tale è stato non tanto lo “spianare” il percorso, mai così parco di insidie come è quest’anno, quanto piuttosto il piazzare una frazione come questa 14esima Colmar-Besançon in calendario di sabato, “menefregandosene” del fatto che l’audience televisiva si concentri proprio nel week-end, e forse desiderasse assistere a qualche lotta in salita piuttosto che ad una gigantesca celebrazione della grandeure francese e delle bellezze turistiche transalpine. Già, perché Besançon è iscritta nell’elenco delle città Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Uno “spottone”, più che una frazione dagli importanti contenuti tecnico-tattici.

Scommesse Tour 2009: ultima chiamata, le quote per Armstrong, Contador, Schleck, Evans, Sastre e Menchov

ciclismo_gruppo1L’attesa degli appassionati sta per finire: ormai il Tour de France 2009 (per gli amanti dei numeri questa sarà la 96esima edizione) è alle porte, si parte domani con una cronometro individuale attorno al Principato di Monaco. 15,5km, un solo grande favorito. Ma il suo nome lo scopriremo domani, con l’imminenza dell’evento, così come scopriremo le quote degli allibratori per la singola frazione. Oggi, qui, vogliamo fare invece un ultimo giro di orizzonte tra i bookmakers per vedere dove sia meglio scommettere e su quali nomi puntare, anche in base alla storia di ciascun atleta.

Tour de France 2009: Better paga bene, giocatevi Menchov Nibali o Cancellara

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C’è una costante che caratterizza le quote offerte agli scommettitori da Better, divisione per il gioco on-line e le scommesse sportive del gruppo Lottomatica: esse sono sempre, immancabilmente, più elevate rispetto a quelle proposte dagli altri allibratori. Non fa eccezione il caso del ciclismo, più nello specifico il caso del Tour de France 2009. La “griglia di partenza”, poi, resta sostanzialmente uguale a quella proposta dalla concorrenza: difficile che i favori del pronostico si spostino da un nome ad un altro, tanto più in uno sport – quello del pedale – che vive di schemi abbastanza consolidati, almeno in questi ultimi anni.

Ciclismo, Tour de France: bwin assicura, vince Contador

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Scatta sabato prossimo dal Principato di Monaco con una cronometro individuale di 15,5 km la 96esima edizione del Tour de France. Ventuno le frazioni (due i giorni di riposo), quasi 3.500 i chilometri da pedalare per raggiungere Parigi, che pure dalla Costa Azzurra ne disterebbe meno di un terzo. Lo sport, del resto, ha le sue ragioni, ed è meglio che la logica non le indaghi. La Grande Boucle resta tale nelle dimensioni, tanto da abbracciare ben 6 nazioni (oltre alla Francia ed al Principato saranno attraversate Spagna, Andorra, Svizzera ed Italia), ma perde un po’ di quella sua caratteristica forma a chiocciola, “Boucle” appunto. A tre giorni dal via, impazzano le scommesse sul nome del vincitore dell’intera corsa. Vediamo le quote di un sito-riferimento come bwin.