Tour 2009: Bourg Saint Maurice per la fuga, Pellizotti paga 12

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La Valle d’Aosta è pronta d accogliere, cinquant’anni dopo, il Tour de France. Accadde nel 1959, e per celebrare lo storico evento gli organizzatori della Grande Boucle hanno pensato (bene, a nostro modesto giudizio) di riproporre l’attraversamento della Vallée in questa 16esima frazione, da Martigny a Bourg Saint Maurice. Si parte dalla Svizzera, dunque, terra di conquista – della maglia gialla – per Alberto Contador, per ritornare in Francia, attraverso l’Italia. E’ questa l’ultima frazione “straniera”, di qui in avanti il Tour resterà “de France”, per la gioia dei milioni di appassionati transalpini. Si riparte dopo un salutare riposo con l’impressione che il bello debba ancora arrivare, a cominciare – magari – proprio da oggi.

Solo (per così dire) 159 i km che attendono i superstiti di questa 96esima Boucle. Peccato, però, che di questi circa 50 siano da coprire con il naso all’insù: bisogna scollinare i due passi del San Bernardo, prima il Grande e poi il Piccolo. Le pendenze non sono così dure, 6,2 e 5,1% medio rispettivamente, ma è la distanza a preoccupare. Per fortuna, però, prima dell’arrivo a Bourg Saint Maurice c’è una discesa lunga 30km. Terreno e tempo per recuperare, la classifica non dovrebbe risentirne granché.

Non così il pronostico, aperto ad un’ampia varietà di soluzioni. La più probabile si chiama “fuga”, meglio se di sconosciuti e da lontano. Gli allibratori pagano questa eventualità 2,20 la posta: praticamente scontata. Non si capisce poi bene perché ma Better accorda la propria seconda preferenza ad un atleta in condizione non strepitosa: Kim Kirchen. Noi la vediamo difficile. Più probabile che nella suddetta fuga da lontano sia presente anche la maglia a pois Franco Pellizotti, uno tutt’altro che fermo si dovesse arrivare in volata. Infatti paga 12. Non credete a chi vi dice Contador: la maglia gialla si limiterà a controllare, anche se qualcuno la quota ad 8,50

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