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Tour 2009: finalmente il Mont Ventoux. Contador Andy Schleck o Armstrong?

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“Giornata nera”. Oppure “Vediamo cosa dirà la gamba: la testa vuole vincere, potrebbe non bastare”. Ma anche: “Sarà guerra”. Firmato (solo quest’ultimo commento) Lance Armstrong. Già, ci viene da dar ragione al vecchio ed esperto “Cowboy”: sarà guerra, senza esclusione di colpi, sulle tremende rampe che porteranno il Tour de France al suo epilogo, che in questa 96esima edizione ha il nome e la terribile sagoma del Mont Ventoux. E’ l’ultima salita di una corsa che si scioglierà domani nell’applauso e nel bagno di folla collettivo di Parigi. E’ l’unica salita vera di un Tour de France cha ha regalato molti sbadigli sin qui. Ma oggi scatenerà l’inferno.

Ventuno interminabili kilometri con pendenza media al 7,6%. Temperature che si preannunciano elevate, l’enorme pietraia a riflettere i raggi di un sole che sarà a picco del primo pomeriggio. Nessun alito di vento, se non a folate: le terribili folate (fino a 160km/h) del Mistràl. E si correrà a cavallo tra la tarda mattinata e le primissime ore del pomeriggio, dal momento che la carovana del Tour è attesa da un trasferimento di 500km per il carosello di Parigi. Una tappa per uomini veri. Il più vero di tutti èLance Armstrong, ma abbiamo capito che la condizione può sorreggerlo solo fino ad un certo punto. Basterà l’orgoglio? Eventualità quotata 20 da Better.

Fuga? Con un palcoscenico del genere, con una platea televisiva che sarà tutta sintonizzata sulle fasi finali della Grande Boucle, è molto difficile che i big stiano nascosti: un successo qui ti proietta nella Storia, quella con la S grande. Tutti pronti a scommettere su Alberto Contador: 3,20 la quota, è il primo ma non unico favorito. Andy Schleck ricorda la “cotta” che lo spagnolo prese al Delfinato, e cerca lo sgambetto. Paga 3,50, anche se non ama il caldo. Ed oggi la corsa rischia di essere, sotto ogni punto di vista, rovente

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