Ieri è stata farsa, oggi vorremmo fosse corsa. 196,5km a passo di funerale laico per protestare contro il divieto di utilizzare radioline in corsa sono stati uno schiaffo al pubblico prima ancora che all’idea – più o meno condivisibile – degli organizzatori. Il gruppo ha deciso che è meglio abdicare, che è meglio lasciare ad un altro (il d.s. di ciascuno, nello specifico) la scelta di accendere o spegnere l’interruttore della fantasia. Inutile aggiungere che continuiamo a preferire il ruspante ciclismo di una volta. Comunque oggi sarà, o almeno dovrebbe essere, di nuovo corsa vera. Con gli attaccanti, rimasti a bocca asciutta sin qui, chiamati ad inventarsi qualcosa per risultare finalmente sul tabellino dei protagonisti.
Da Vatan a Saint Fargeau i chilometri saranno 192. Più che la distanza, però, conta la struttura del percorso, caratterizzato da continui saliscendi (i cosiddetti “mangiaebevi”) che termineranno in un finale in leggera ascesa, 3% negli ultimi 600 metri. È per questo che la quota degli allibratori per Mark Cavendish oggi è più alta rispetto al solito: tra 2,60 (Sisal) e 2,75 (bwin). Il “folletto dell’Isola di Man” è evidentemente il più forte del lotto negli sprint, il successo di ieri lo conferma, ma il problema è che oggi difficilmente sarà sprint.
Sarà fuga? Molto probabile: tutti i bookmakers quotano questa come seconda possibilità. Sisal pagherebbe 3,15; Better 3; bwin addirittura 2,80! Ma se fosse fuga di qualche nome illustre allora cambierebbe tutta la questione. La fuga del campione del Mondo Alessandro Ballan, per esempio (fuga che noi andiamo chiamando da qualche giorno…), paga una ventina di volte la posta. Idem dicasi per Filippo Pozzato, o – perché no – per Tom Boonen, visto in ripresa. Resta il più profondo dei misteri, invece, sulle reali condizioni dello spagnolo Oscar Freire: Barcellona era un arrivo per lui, e lo ha fallito; in volata si vede poco e tardi; riuscirà a riscattarsi oggi? 7,50 su Better, 12 con Sisal.